Al giorno d’oggi il mondo del lavoro, soprattutto quello privato, è fatto di tanta concorrenza e non sempre questa si muove sui canali della meritocrazia. Ma presentarsi ad un colloquio di lavoro sfiduciati e trasandati solamente perché avete la convinzione di non farcela, a che serve? A nulla. E poi le aziende private non assumono persone incapaci, ne vale della loro reputazione e del loro futuro.
- Ottimismo. Avere un lavoratore che sorride ed è positivo alla vita è una marcia in più per l’intera azienda. Perché quello stesso lavoratore porterà un clima sereno per tutti. I pessimisti e i tristi si chiudono le porte da soli.
- Serenità. È un colloquio di lavoro importante, certo, nessuno lo mette in discussione, ma non è tutta la vostra vita. Se vi mostrate tesi e ansiosi potreste incorrere in risposte affrettate o sbagliate. Per cui un bel sospiro, e rilassatevi.
- Sicurezza. Trovarsi faccia a faccia con una persona sicura di sé, che sa cosa fare e come comportarsi nel caso insorgessero problemi in azienda – soprattutto durante la valutazione delle competenze tecniche – è molto importante per un selezionatore. Una persona insicura che si lascia sopraffare dalle avversità ha meno probabilità di essere assunta. Meno che mai se ci si candida per un ruolo di direzione.
- Flessibilità. Vi potrebbero chiedere se siete o meno disposti a trasferimenti all’estero oltre che sul territorio nazionale o di lavorare su turni o il fine settimana. Mostrarsi flessibili, soprattutto all’inizio, e nel momento cruciale di un colloquio di lavoro, fa la differenza. Pensate ad esempio alle multinazionali che valutano positivamente un candidato che ha meno esperienza, ma è più flessibile alle richieste, rispetto ad uno più esperto e irremovibile. In ogni caso sono scelte personali e quando per ragioni familiari o altro siete sicuri di non poter rispettare quel turno ditelo subito. Siate sinceri e serenamente esponete le vostre richieste. Un selezionatore accorto non si lascerà di certo sfuggire una persona in gamba.
- Niente politica. Molti durante un colloquio parlano di politica. Nulla di più sbagliato. Lasciate la politica fuori e concentratevi sul colloquio di lavoro. In questo momento è più importante ottenere l’impiego che criticare il Governo.
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