Con l’arrivo dei mesi autunnali le matricole si apprestano ad iniziare il percorso di studi che le porterà alla laurea e, si spera, ad una vantaggiosa condizione occupazionale. Come dimostrano i vari studi svolti ogni anno, essere in possesso di una laurea significa avere un importante strumento per mettersi al riparo dallo spettro della disoccupazione, ma quali saranno le lauree più ricercate e valorizzate nei prossimi anni?
Il rapporto annuale di Unioncamere, riportato il 13 maggio 2016 dal Sole 24 Ore, fa il punto della situazione cercando di delineare quali saranno le lauree più richieste nel 2020.
Secondo le stime dell’ente che riunisce le camere di commercio dei vari settori, sono 2,5 milioni i lavoratori che risponderanno al fabbisogno lavorativo italiano nel 2020, di questi il 41% su 100 nuovi ingressi sarà la quota ipotizzata di lavoratori molto qualificati, mentre il 27% del fabbisogno sarà rappresentato da lavoratori non qualificati. Un dato indicativo del fatto che nel prossimo futuro il mondo del lavoro punterà sempre di più su diplomati e laureati.
Ad essere più richiesti saranno i laureati in Economia e Statistica, di cui si prevede saranno richieste 35.000 unità, seguiti nell’ordine dai laureati in Medicina (31.000), Ingegneria (24.000), Insegnamento (19.000), Giurisprudenza, Lettere, Lingue, ambito politico/sociale, Architettura, Lingue, ambito scientifico, Psicologia, Chimica/Farmaceutica, ambito geo-biologico e Scienze Motorie.
Stando alle previsioni faranno il loro ingresso nel mondo del lavoro 787mila laureati e 837mila diplomati. A livello territoriale sarà il Nord-Est ad offrire maggiori opportunità, con oltre 244mila assunzioni stimate per i laureati e 273mila per i diplomati.
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