Guida per diventare cuoco
Spaghetti col pomodoro, risotto allo zafferano, polenta fritta sono piatti semplici alla portata di tutti. Ma non tutti sanno cucinare e soprattutto non tutti quelli che cucinano sono cuochi. Il cuoco è chi trasforma un piatto semplice in qualcosa di regale. In un estasi di sapori. Tripudio di piaceri. Il gusto e la vista sono innamorati di chi usa il bello per rendere il suo piatto il miglior piatto. Perché si mangia anche con gli occhi e fa la differenza.
Un bravo cuoco è ricercato, voluto, accompagnato in cucina. È lui che decreta il successo di un locale. I ristoratori fanno a gara per accaparrarsi i migliori o addirittura gli chef stellati. Vediamo dunque come diventare cuoco, quali le scuole migliori e come usare i social per promuoversi nel mondo del food.
Come si diventa cuoco?
Fare l’istituto alberghiero o specializzarsi presso una scuola che formi in tal senso è il primo passo da compiere. Le scuole più rinomate sfornano gli chef più ambiti, questo è chiaro. Eppure non esiste solo questa strada, ce n’è una più pratica, il lavorare presso ristoranti come aiuto cuoco e fare la gavetta, ad esempio. Il cuoco non si limita a cucinare, dirige un intero staff, fa la spesa e organizza la dispensa. È la persona qualificata a farlo. È il capo della cucina. Colui che dirige i lavori, crea i piatti, istruisce i suoi aiutanti, decide cosa servire e come servirlo. I suoi piatti assumono il suo stile, si parlerà della sua cucina, delle sue ricette. Non porta in tavola i soliti piatti, ma la “sua cucina”.
Quali sono le migliori scuole di cucina italiane?
E chi non ha visto il film Sabrina con la Hepburn. Lei era una giovane fanciulla che voleva diventare cuoco ed era andata addirittura in Francia per imparare la sacra arte del cucinare. Limitandoci all’Italia, ecco una mini carrellata di quelle considerate le migliori scuole di cucina italiane:
- Food Genius Academy con sede a Milano, Bologna e Torino. Propone corsi professionali, anche post laurea come quello in Food management riconosciuto a livello internazionale, tirocini e workshop. Conducono le lezioni chef di importanti ristoranti italiani, sono presenti anche critici e giornalisti enogastronomici.
- A Vicenza c’è l’Università del gusto con corsi per diventare cuoco e pasticcere tenuti da chef internazionali.
- La scuola di Gualtiero Marchesi si chiama ALMA ed è internazionale. L’ente è accreditato dalla Regione Emilia Romagna, collabora con l’Istituto italiano per Il commercio Estero e l’Università degli Studi di Parma.
- Coquis, Ateneo italiano della cucina a Roma offre non solo corsi professionali, ma anche amatoriali per gli amanti della cucina. È diretto da Angelo Troiani, chef pluri stellato. Collabora con l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata.
- La Scuola di Cucina di Pollenzo ideata dall’Università di Scienze Gastronomiche, ha master annuali di cucina slow food (in italiano e in inglese) e corsi amatoriali per gli appassionati. Svolge lezioni frontali e pratiche con visita diretta ai produttori del cibo.
Le opportunità lavorative
Ristoranti, alberghi, pizzerie, pub e vinerie: sono molte le realtà dove essere inseriti, anche presso mense pubbliche di enti o di ospedali, ad esempio. Di solito è richiesta una certa esperienza nel settore e un titolo equivalente come quello rilasciato da un istituto alberghiero. Il mondo del lavoro apre le sue porte a cuochi e chef e comunque a tutti quei professionisti del mondo della ristorazione.
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Come promuoversi?
Oggi giorno esistono tanti modi per promuovere la propria professione di cuoco o di appassionato di cucina o di torte o pizze, soprattutto quando si è agli inizi e con poca esperienza sul campo. Istagram, Facebook e Youtube sono ottimi canali per farsi conoscere. Anche aprire un blog di cucina non è un’idea da trascurare. Ma, come spesso accade, l’attività di marketing su se stessi va svolta con continuità altrimenti il rischio è di subire la concorrenza e non avere molti follower. Negli ultimi tempi stanno diventando richiesti anche i food fotografi.
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