Come ogni anno Almalaurea, l’importante consorzio interuniversitario a cui aderiscono 73 atenei italiani avente il compito di monitorare il rapporto tra studi universitari e inserimento nel mondo del lavoro, ha presentato nel 201 il rapporto sull’andamento occupazionale dei laureati italiani.
La 18esima indagine portata a termine da Almalaurea e presentata a Napoli il 27 aprile 2016, ha visto la partecipazione di 570.000 laureati, sono infatti state raccolte le testimonianze di 265mila laureati nel 2014, 107mila laureati del 2012 e 86mila laureati del 2010. La prima domanda che solitamente si pone chi è in procinto di intraprendere la carriera universitaria è: “visto l’attuale andamento del mercato del lavoro vale ancora la pena laurearsi?” La risposta dell’indagine svolta è senza dubbio “sì”, lo studio infatti mostra che, nonostante la poco felice congiuntura economica degli ultimi anni, i laureati hanno più possibilità di trovare lavoro rispetto ai diplomati, e con una retribuzione migliore. Un laureato infatti guadagna in media il 50% in più rispetto a un diplomato.Dai dati emerge inoltre che il mondo del lavoro premia le esperienze di studio o lavoro all’estero, chi infatti ha deciso dei investire risorse ed energie per avere un’esperienza all’estero ha il 10% in più di trovare lavoro, anche per via delle competenze linguistiche acquisite.
La percentuale dei laureati di primo livello nel 2014 che hanno trovato lavoro ad un anno dalla laurea è del 66,6%, in lieve aumento rispetto all’anno prima, quando tale dato si attestava al 65,8%, Sono in leggero aumento anche le retribuzioni, che sfiorano i 1.079 euro mensili, in rialzo rispetto all’anno precedente (1.012 euro), ma ancora non in grado di colmare il cospicuo calo registrato nel quinquennio 2008-2012 (-23%). A cinque anni dalla Laurea il 78% dei laureati trova lavoro nel settore privato, mentre solo 17% trova lavoro nel comparto pubblico, e appena il 5% è impiegato nel settore no-profit. Il settore dei Servizi è quello che assorbe la maggioranza dei laureati (76%), seguito dall’Industria (22%) e appena il 2% si colloca nell’agricoltura.
Ma quali sono le lauree su cui conviene puntare?
La lauree che sembrano offrire il maggior tasso di occupazione a cinque anni dalla Laurea Magistrale sono quelle in ambito medico e ingegneristico, buone ma molto inferiori anche le performance di chi si laurea in ambito giuridico e letterario. Questa la classifica sulle percentuali occupazionali redatta da Almalaurea per gruppo disciplinare:
- Medicina 95,4%
- Ingegneria 93,8%
- Economia-statistica 90,4%
- Ambito Scientifico 86,5%
- Chimica-Farmaceutica 86,1%
- Architettura 86,1%
- Agraria e Veterinaria 83,2%
- Ambito Politico-Sociale 82,2%
- Lingue 80,2%
- Educazione Fisica 79,9%
- Psicologia 79,1%
- Insegnamento 78,2%
- Ambito Geo-Biologico 77,5%
- Ambito Giuridico 72,3%
Quali lauree offrono la migliore retribuzione?
Domanda legittima che molti giovani si pongono prima di iniziare gli studi, e a cui Almalaurea fornisce una risposta chiara, l’ambito ingegneristico è quello che offre una guadagno netto mensile maggiore nel lungo periodo, seguito da quello scientifico.
Questa la classifica del guadagno mensile netto a cinque anni dalla laurea per gruppo disciplinare:
- Ingegneria 1.705
- Ambito Scientifico 1.614
- Chimica-Farmaceutica 1.562
- Medicina 1.552
- Economia-Statistica 1.496
- Ambito Geo-Biologico 1.326
- Ambito Politico-Sociale 1.320
- Agraria e Veterinaria 1.300
- Architettura 1.256
- Ambito Giuridico 1.209
- Lingue 1.203
- Ambito Letterario 1.117
- Insegnamento 1.093
- Educazione Fisica 1.059
- Psicologia 980
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